Levarono gli ormeggi nell’inverno dell’81 e, con strumenti di fortuna, si lanciarono all’arrembaggio, da abusivi in sale prova parrocchiali a stanziali nello scantinato del bassista Elio Caneva, per anni loro base operativa.
Finiti dentro il primo EP della storica fanzine Rockgarage, pubblicarono “Pla’sticost”, contenente “Canzone Dada” e misero a punto i loro concerti che, accompagnati da un mix di multimedialità artigianale, aggiunsero pepe al progetto.
Sparirono per ritornare nel 1987 con l’ EP “Evviva Evviva” e l’album “Pesce Naso”.
Si dileguarono fino al 1999, quando pubblicarono “Cerone 2000”.
Non hanno mai smesso di produrre musica, anche da solisti, creando una vita artistica parallela collegata a quella del gruppo, ovviamente senza mai badare a promuoverla.
Oggi i Plasticost, ostinati come sempre, continuano a suonare.